Il costo di un impianto varia a seconda delle dimensioni e della potenza. In generale il costo dei moduli può incidere nella spesa complessiva fino al 60% del costo, progettazione ed all’installazione incidono tra il 10 ed il 30%, mentre il costo restante è relativo alle altre voci quali l’inverter, le strutture di supporto, i cavi e gli accessori.
Un impianto di dimensioni medie ha un costo che può oscillare tra i 2.000,00 ed i 3.500,00 euro per kWp, a seconda delle dimensioni dell’impianto e della qualità tecnologica.I costi di progettazione ed installazione sono inversamente proporzionali alla dimensione ed al costo medio per kWp, cioè al prezzo per kilowat del picco di energia prodotta nelle ore di massimo irraggiamento solare.Nel prezzo sono compresi i costi di esercizio ed eventuali quote di copertura dei costi amministrativi. Amzdeal Pinza Crimpatrice con 5 Inserti Ricambiabili Pinza a Crimpare (Pinza Crimpatrice) Prezzo: in offerta su Amazon a: 25,99€ (Risparmi 34€) |
Fino al 31 dicembre 2014 si può usufruire di una riduzione di imposta, su IRPEF e IRES, pari al 55% sulle spese sostenute, suddivisa in dieci rate all’anno, di pari importo. Per le imprese esistono contributi a fondo perduto, resi disponibili con bandi pubblici, per la copertura parziale dei costi.
In Italia esistono numerose società di servizi energetici che consentono di installare impianti fotovoltaici a costo zero, grazie ad accordi presi preliminarmente con la società. Il contributo parte dal progetto iniziale dell’impianto sino alla realizzazione vera e propria, compresa la manutenzione. La valutazione del contributo cambia da caso a caso. Prima di tutto viene effettuato uno studio dettagliato per valutare le condizioni più favorevoli e si quantifica l’investimento complessivo necessario. Dopo che il fotovoltaico è stato allestito viene sottoposto ad una fase di monitoraggio che riguarda i consumi ed il rapporto costo prestazione. Oggi molti istituti di credito finanziano al 100% l’installazione di impianti fotovoltaici, non richiedono anticipo e la prima rata si paga dopo sei mesi dall’attivazione, in corrispondenza alla capacità dell’impianto di generare abbastanza energia da poter essere emessa nuovamente in rete.
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