Ma, come è nostra buona abitudine consolidata ormai da lungo tempo, procediamo con ordine e iniziamo a comprendere quelli che sono gli elementi fondamentali alla base della buona riuscita di una manutenzione di uno stabile. E cominciamo a farlo focalizzandoci sulle parole vale a dire sull’importanza rivestita dalla definizione stessa di “manutenzione”. Perché, lo sappiamo, che una parola come “manutenzione” è molto ampia dal punto di vista semantico in quanto comprende una serie di interventi anche molto differenti gli uni dagli altri: perché si può parlare di manutenzione solo per il rifacimento di qualche parte dello stabile in esame o anche quando abbiamo a che fare con lavori di ristrutturazione straordinaria di notevole rilevanza e di altrettanto notevole impatto economico e visivo per tutti gli abitanti dello stabile in questione.
Ovviamente, in maniera intuibile, è proprio la vastità della tipologia di interventi che vanno sotto la definizione di manutenzione di uno stabile a complicare il nostro discorso. Se, nei fatti, il nostro obiettivo è quello di fornire al nostro lettore affezionato i consigli più utili per una buona manutenzione di uno stabile, dobbiamo comprendere che i consigli per rifare la facciata o per buttare giù e riedificare un’intera ala di un condominio non possono che essere molto diversi. E quindi le linee guida più generiche da seguire riguardano in un certo qual modo solo il metodo in quanto la manutenzione di uno stabile deve essere guidata da un’impresa edile di nostra fiducia e i suoi costi devono essere ripartiti in base a come disciplina la legge tra tutti condomini. E spesso i rallentamenti accadono proprio per questo.
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