Corretta posa del cotto

I pavimenti in cotto: le caratteristiche

Le pavimentazioni in cotto sono realizzate fin dall'antichità, sia per le zone esterne che per quelle interne. Sono composte da mattonelle realizzate impastando argilla e acqua e cotte a elevate temperature in appositi. La loro grande diffusione si spiega con la lavorabilità e la plasticità dell'argilla che cotta diventa molto refrattaria; in più il cotto è impermeabile, dura a lungo nel tempo e può essere finemente decorato. Questo materiale da costruzione negli ultimi tempi viene prodotto anche industrialmente, ma esiste sempre una rilevante lavorazione artigianale. Le caratteristiche del cotto sono legate a quelle dell'argilla usata: infatti a seconda della varietà del materiale le mattonelle potranno essere più o meno porose e di colori diversi. La tinta più diffusa è il rosso-arancio tipico del materiale, ma in base alla composizione si avranno sfumature rosso amaranto o nei vari toni del giallo.

pavimento in cotto

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I tipi di cotto e la posa

pavimento esterno in cotto I pavimenti in cotto realizzati con mattonelle artigianali hanno un aspetto più rustico e rugoso di quelli fatti con elementi industriali: infatti le piastrelle sono tutte diverse l'una dall'altra e uniche a causa di lievi irregolarità di forma. Il cotto industriale viene chiamato trafilato e ha finiture diverse: si va dagli elementi più rustici a quelli levigati e decorati. In genere il cotto trafilato è più resistente e le formelle hanno le facce davanti lavorate e il retro grezzo. Questo materiale si può usare in qualunque ambiente, sia interno che esterno: in quest'ultimo caso è però preferibile scegliere piastrelle adatte a questa destinazione d'uso perché trattate per resistere adeguatamente agli agenti atmosferici. Inoltre è necessario proteggere il cotto una volta terminata la posa così che mantenga nel tempo la sua bellezza ed efficienza e possa essere pulito facilmente. Ugualmente è fondamentale fare una corretta posa del cotto perché il risultato sia a regola d'arte: c'è da tenere a mente che non si tratta di una procedura semplice e veloce.


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Come fare una corretta posa del cotto

posare pavimento in cotto Per una corretta posa del cotto ci si deve rivolgere a personale competente ed esperto: si tratta di un'operazione in cui non conviene andare al risparmio. Prima di tutto è necessario effettuare la posa su un sottofondo drenato: in caso contrario la resa estetica della pavimentazione si rovinerà in breve tempo e anche la sua efficienza sarà compromessa. Anche le fughe vanno chiuse con attenzione e si devono eliminare tutte le tracce superflue del materiale usato prima di iniziare il trattamento per la conservazione del cotto. La posa migliore utilizza la tecnica del collante: si procede una mattonella per volta, stendendo piccole quantità di colla così che il materiale adesivo non si asciughi prima di finire il lavoro. A questo punto si posa la mattonella e la si fa aderire al sottofondo premendo con una certa energia: è importante che non si creino bolle d’aria perché possono rovinare la posa e causare la successiva rottura delle mattonelle. Perché le fughe siano uniformi tra loro si usano distanziatori da rimuovere una volta terminata la posa: si devono aspettare almeno ventiquattr'ore prima di stuccare le fughe e si consiglia di bagnare il cotto prima di procedere.


Corretta posa del cotto: La manutenzione del cotto

pavimenti in cotto in cucina Una volta terminata la corretta messa in posa del cotto è necessario sottoporre il materiale a un trattamento per rendere il pavimento impermeabile. Dopo aver lasciato riposare il pavimento qualche giorno lo si lava con una soluzione detergente apposita e lo si risciacqua; quindi si passa sulla superficie una soluzione impregnante molto liquida con una spugna. Il prodotto deve essere specifico per il cotto ed essere antimuffa e antiassorbimento, così da proteggere il pavimento dalle macchie e dal salnitro. A questo punto il rivestimento sarà calpestabile. È importante che il prodotto usato per il trattamento sia traspirante, così da mantenere la porosità dell'argilla e da consentire al materiale di eliminare l'umidità eccessiva. In caso contrario in breve tempo compariranno macchie bianche causate dal salnitro.


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