Geotermico

Il settore geotermico si riferisce agli impianti che sfruttano il calore della crosta terrestre per produrre energia. La Terra, infatti, ma mano che si scende in profondità e ci si avvicina alla crosta, presenta temperature elevate. Questo calore è, dunque, intrappolato in una parte del pianeta difficilmente raggiungibile dall’Uomo. Se così fosse, però, l’energia geotermica sarebbe difficilmente utilizzabile. In realtà, sfruttando alcune “falle” della superficie terrestre, si può utilizzare gran parte del calore proveniente dalla crosta e dal mantello del pianeta. Uno studio americano ha, infatti, evidenziato che con l’energia geotermica si potrebbero soddisfare i bisogni energetici dell’Uomo per altri 4 mila anni. L’energia geotermica complessivamente prodotta dal pianeta è ingente, ma solo una parte è estraibile ed utilizzabile. La porzione di calore terrestre utilizzabile per produrre energia è quella che si trova in prossimità di zone vulcaniche o termali. In questi territorio, ... continua

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prosegui ... , la superficie del suolo è collegata a porzioni di crosta terrestre da cui emerge vapore e calore. Questi due elementi vengono ampiamente usati nei centri termali a scopo curativo, ma grazie ad impianti chiamati “geotermici”, questi vapori vengono trasformati in energia elettrica e in calore per il riscaldamento dell’acqua di casa e dell’intera abitazione. Le centrali geotermiche si compongono di turbine speciali che catturano e trasformano i vapori geotermici provenienti dalla crosta terrestre. L’energia geotermica, anche se causata dalla naturale radioattività terrestre, è un’energia ecosostenibile e rinnovabile. Le centrali geotermiche, come già detto, sfruttano i vapori emessi da alcune zone della superficie terrestre. Queste zone, dette “sorgenti geotermiche”, possono essere idrotermiche, geopressurizzate e petrotermiche. Le prime si trovano a una profondità di circa mille o duemila metri e presentano vapore misto ad acqua. Le seconde si trovano a una profondità compresa tra tremila e diecimila metri e presentano acqua a pressioni molto elevate. Le ultime si trovano a profondità superiori ai diecimila metri e non presentano acqua, ma solo materiale roccioso molto caldo. L’energia geotermica si può estrarre dalle sorgenti idrotermiche o geopressurizzate, mentre è più difficile estrarla dalle sorgenti petrotermiche. Quando le centrali riescono a raccogliere e trasformare l’energia geotermica, si possono ottenere forme di energia utili per le case, le industrie e le serre. Se l’estrazione riguarda maggiormente il vapore, si otterrà energia elettrica; se riguarda l’acqua calda, si otterrà calore per gli impianti di riscaldamento. Gli impianti geotermici che producono calore vengono detti anche impianti di “teleriscaldamento”.