La malta bastarda

Malta bastarda: informazioni di base

La domanda che cosa sia la malta esige una risposta breve e concisa: è, in effetti, un composto tra acqua e cemento "inerte". Il composto, assume denominazioni diverse in base al legante che si utilizza per mescolarlo a essa; infatti, ecco che troviamo la malta di cemento e quella di calce.

La malta bastarda, ben amalgamata in debite proporzioni con acqua e cemento inerte, forma un composto elastico, capace di indurirsi in tempi più o meno lunghi rispetto ad altre realizzate con diversi leganti. Il cemento inerte, utilizzato come legante con la malta, permette un maggior passaggio dell’anidride carbonica, per cui non tende a ridursi di volume, e nel contempo rimane compatto. La malta in edilizia è impiegata come legante per vari tipi di murature, massetti per piastrelle e intonaci, e grazie alla sua compattezza e resistenza, si presta molto per costruzioni, restauri e finiture di muri portanti.

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Malta bastarda: la preparazione

preparazione malta bastarda La malta bastarda è tra le più utilizzate e preferite nel settore dell'edilizia, soprattutto per la facilità di preparazione, malleabilità e aderenza con superfici a contatto. Nel settore industriale, ovvero per la realizzazione di malte specifiche per determinate opere murarie, si ricorre all'uso di betoniere di diverse dimensioni, atte a mescolare i composti per amalgamarli in modo uniforme.

Per gli amanti del fai da te, se occorre un discreto quantitativo di malta bastarda, magari per piccoli lavori o intonacare una parete di casa, è possibile realizzarla senza utilizzare la betoniera. Il procedimento avviene seguendo determinati passaggi. Innanzitutto, bisogna procurarsi un paio di secchi pieni di sabbia, uno di tipo fine e l'altro grossa. Proprio come si procede in cucina con l'impasto della farina, si realizza una sorta di vulcano con al centro un foro, in cui si versa (distribuendola anche sul pendio della montagnola) un recipiente di calce e cemento equamente distribuito, e con una cazzuola, si mescola creando un altro mucchietto.

Adesso servendosi della cazzuola utilizzata come una lama di coltello, si sposta un piccolo quantitativo di sabbia, e l'operazione va ripetuta su tutta la circonferenza creando un frazionamento del mucchio che rimesso di nuovo insieme, agevola l'aggregazione tra sabbia, calce e cemento. In questo modo, si forma quindi un nuovo mucchio di sabbia.

L'operazione, va ripetuta almeno una volta per assicurarsi che la miscela sia perfettamente mescolata in parti uguali. A questo punto, con una pala, si pratica un nuovo foro nel vulcano di sabbia e cemento, che serve per inserire l'acqua. Quest'ultima, va versata gradatamente, iniziando prima con un mezzo secchio e nel contempo, con la cazzuola si lascia cadere un po' del contorno sabbioso. Quest’operazione va ripetuta, aggiungendo gradatamente acqua, fino a che tutte le parti di sabbia e cemento siano diventate umide e compatte. Infine, bisogna mescolare bene l’impasto, aggiungendo piccole dosi di acqua (se si presenta troppo secco), e non appena diventa denso al punto giusto, significa che la malta bastarda è pronta per essere applicata su superfici in muratura o essere utilizzata per diversi tipi di restauri.

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    La malta bastarda: Malta bastarda: l'applicazione

    Per le pareti di una stanza, tappezzata di buchi o con intonaci fatiscenti, l'utilizzo della malta bastarda è l'ideale per renderla nuova e accettabile sia dal punto di vista estetico che funzionale. Dopo averla preparata, seguendo i criteri fondamentali, e la malta è densa e scorrevole al punto giusto, si può stendere sulle mura, non prima di una spruzzata di acqua con una pennellessa.

    A questo punto, si applica la malta con la cazzuola e si stende con un frattazzo in senso circolare, per poi lisciarla il più possibile, prima di rifinirla con intonaci coprenti o tinteggiarla. Infine, se la parete da restaurare o da coprire richiede un piccolo strato di malta bastarda, durante la preparazione, va bene la miscela equamente divisa tra sabbia fine e grossa, in grado di coprire superfici fino a tre millimetri di spessore. Per intonaci superiori a questa misura, è sufficiente aumentare il quantitativo di sabbia grossa a discapito di quella fine.



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