Come realizzare un impianto elettrico

Lavorare in piena sicurezza

La prima regola da rispettare quando si lavora con l’elettricità è quella di staccare l’interruttore generale per garantire che i lavori si svolgano in sicurezza. In secondo luogo è necessario conoscere gli elementi base che costituiscono un impianto. I punti luce sono sempre composti da almeno tre diversi cavi ai quali verranno collegate le prese elettriche. La norma EN 60446 CEI (comitato elettronico italiano) stabilisce un preciso codice colore dei conduttori, che ne distingue la funzione.

Il primo cavo, detto di "messa a terra", di colore giallo/verde, è quello che ci protegge dal pericolo dalle folgorazioni. E’ un dispersore di energia che scarica sulla terra eventuali perdite dell’impianto, in questo modo l’energia viene assorbita dal terreno diventando quasi del tutto impercettibile.

Esiste poi il conduttore di fase, dove passa la tensione elettrica. Di colore nero o marrone è, tra tutti, il cavo più pericoloso.

Il terzo filo è quello neutro, di colore blu, che agisce come conduttore da ritorno della corrente proveniente dal filo di fase. A differenza di quest'ultimo iI filo neutro ha una tensione molto bassa ma è comunque un conduttore di corrente attivo.


La tracciatura ed il posizionamento dei cavi

posizionare cavi Per prima cosa bisogna munirsi degli attrezzi adatti come una riga, un metro, scalpello, forbici, cacciavite, pinze, un tester per la corrente ed, all'occorrenza, anche un trapano.

Si comincia tracciando sulla parete dei percorsi rettilinei verticali ed orizzontali. I percorsi possono essere tracciati anche nel pavimento e nel soffitto. Lungo le tracce, con lo scalpello, effettuare delle scanalature dove verranno posizionati i tubi che conterranno i conduttori. Subito dopo, in punti appositamente individuati, andranno posizionate le scatole di derivazione.

Con l’aiuto di una sonda tirafili, costituita da un filo di nylon molto flessibile e lungo dai 5 ai 10 mt., inserire i conduttori nei tubi. I tre cavetti andranno spellati e legati a treccia all’occhiello della sonda per poter essere tirati facilmente dentro la canalina del tubo. Facciamo scorrere la parte con l’occhiello dentro al tubo facendola sbucare nella scatola di diramazione. Questa operazione deve essere fatta in ogni stanza.

Tutti i cavi giungeranno nelle scatole di derivazione che contengono dei morsetti che permetteranno di diramare i conduttori, essi andranno verso altre scatole che, a loro volta, dirameranno la corrente in punti diversi della casa, verso le prese e i punti luce. I collegamenti devono essere realizzati molto precisamente per evitare inconvenienti come contatti tra i fili o corto circuito. Possono essere realizzate diverse cassette che portino corrente ove serve.



    I collegamenti

    I conduttori andranno infine collegati alla centrale elettrica dell’abitazione ed alle diverse prese. Si consiglia di acquistare prese ad incasso di almeno 10 Ampere assieme ad una scatola da muro, detta anche portafrutto, una mascherina ed una placchetta esterna. I tre fili (fase, neutro e messa a terra) dovranno essere abbastanza lunghi per ricoprire l’intero percorso, dalla scatola di derivazione al punto in cui si è deciso di posizionare la presa. La presa ad incasso deve essere fissata alla parete con del cemento. Collegare i tre fili, spellati prima all’estremità, ai morsetti della scatola e fissare con le viti. Il cavo della messa a terra deve sempre stare al centro, mentre il cavo di fase e quello neutro sono intercambiabili. Agganciare al portafrutto la mascherina della presa e chiudere con la placchetta esterna.


    Come realizzare un impianto elettrico: Cablaggio e verifiche

    Possiamo cablare la centralina della casa collegando i conduttori alle apparecchiature predisposte per la selezione e protezione dei circuiti e delle prese. Se ci troviamo alla prima esperienza, è vivamente consigliato che effettuiamo la verifica con l’ausilio di un tecnico specializzato. Si precisa che, ai sensi della Legge 46/90, un impianto elettrico, per esser considerato norma, deve essere realizzato o certificato, da un "soggetto abilitato", ossia iscritto in un apposito registro che attesti il possesso dei requisiti tecnico professionali.


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