Come usare il tester

Come usare il tester

Nel tester, in una sola unità, sono integrate diverse funzioni, che vengono chiamate campi di misura. In commercio oggi si possono trovare tester anche molto economici, sia digitali sia analogici. Grazie al tester si possono misurare la tensione elettrica (cioè la differenza tra il potenziale elettrico di due punti nello spazio) e la corrente elettrica (ovvero la quantità di carica elettrica che attraversa una certa superficie nell’unità di tempo), sia continue sia alternate sinusoidali, la resistenza elettrica (che è invece la misura della tendenza di un corpo, sottoposto a una tensione elettrica, ad opporsi al passaggio di una corrente elettrica. A queste, che sono le funzioni di base presenti in ogni tester, si aggiunge poi la possibilità utilizzare questo strumento per altre misurazione, tra le quali: la frequenza, la capacità elettrica, l’induttanza, le correnti elevate, la temperatura, ecc. Infine esistono tester dotati di funzioni specifici, che vengono utilizzati in particolari settori, quali il campo telefonico, quello informatico, quello elettrauto, ecc.
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Tipi di tester e categorie

tester per batteriaUn tester può essere in primo luogo analogico o digitale. È analogico un multimetro nel quale la grandezza da rilevare viene indicata da un ago che scorre su una scala graduata, mentre è digitale un tester nel quale c’è un display a sette segmenti LCD o LED, sul quale il valore rilevato viene mostrato in forma numerica. Entrambe le tipologie sono dotate di sue puntali, uno negativo, che è nero, l’atro positivo, che è rosso, però mentre il tester digitale può essere utilizzato, in teoria, da chiunque, poiché mostra sul display il valore esatto della misurazione, quello analogico ha invece bisogno di un operatore capace di interpretare i dati raccolti dal rilievo effettuato in maniera corretta. Che sia analogico oppure digitale un tester può poi essere in versione portatile o da banco, ed entrambi, necessitando dell’alimentazione elettrica, vengono impiegati soprattutto nei luoghi di lavoro, oppure in versione palmare, e in questo caso, essendoci all’interno una batteria, possono essere facilmente utilizzati anche dove non ci sono prese di corrente elettrica. Inoltre un multimetro deve rispettare un preciso standard, e più precisamente in CEN EN61010, in base al quale esistono quattro categorie di tester: il tester utilizzato per misurare correnti, tensioni e potenze molto basse; il tester per la misurazione di impianti elettrici domestici o residenziali; il tester che viene utilizzato con carichi di potenza (per esempio motori o prese di distribuzione); il tester utilizzato per la misurazione di correnti, tensioni e potenze molto alte.

  • Il tester digitale, anche chiamato multimetro o VOM, è uno strumento elettronico che serve per la misurazione di parametri elettrici, generalmente la tensione, la corrente, l’ impedenza , la capacità,...

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Com'è fatto un tester

Ma vediamo prima come è fatto un tester e, poi, come utilizzare questo strumento. Un tester analogico si presenta come una scatoletta di plastica, nella quale c’è un quadrante con le diverse scale di grandezza che serviranno per effettuare le misurazioni. Lungo queste scale troviamo un ago che, nel corso della rilevazione, oscilla per indicare il valore della misurazione. Infine nel tester analogico ci sono due puntali, uno nero e l’altro rosso: il primo è negativo, il secondo è positivo.

Per quanto riguarda invece in tester digitale, cioè numerico, questo è costituito da un display a sette segmenti LCD o LED, sul quale viene riportato il valore rilevato, da due puntali, sempre di colore nero e rosso, quindi sempre uno negativo e l’altro positivo, da un selettore (cioè una manopola) che serve a selezionare il tipo di misurazione da effettuare, e da una serie di boccole, una per ogni tipo di rilevazione, nelle quali andrà inserito sempre il puntale rosso.


Come si usa il tester analogico

Per effettuare una misurazione con un multimetro analogico, prima di tutto bisogna selezionare la grandezza che si vuole rilevare o misurare, come ad esempio la tensione. Poi occorre inserire i due puntali nei due fori esterni della presa: nel caso della tensione, uno andrà inserito nel foro al quale corrisponde la fase, l’altro invece nel foro che corrisponde al neutro. Fatto ciò, si può passare al rilievo della misurazione, il cui valore verrà indicato dall’ago che scorre sulla scala graduata presente sul quadrante.


Come si usa il tester digitale

Il tester digitale è molto semplice da utilizzare, perché permette l’immediata lettura del valore rilevato dalla misurazione. In questo caso, oltre a selezionare il tipo di grandezza che si vuole misurare o rilevare, occorre selezionare anche la portata. Poi bisogna inserire i due puntali nelle rispettive boccole: il puntale nero, cioè quello negativo, andrà inserito sempre nella propria boccola, invece quello rosso, ovvero quello positivo, dovrà essere inserito di volta in volta nella boccola che corrisponde alla grandezza da misurare. A questo punto, grazie al selettore, che è la specifica manopola di cui è dotato il tester, si può selezionare la tipologia di misurazione, e il risultato di tale operazione verrà mostrato con precisione dalle cifre numeriche che compariranno sul display.



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