Digitale terrestre

La svolta nel mondo della televisione

Parleremo di una delle innovazioni più controverse e discusse degli ultimi 10 anni, di un’invenzione che ha cambiato il modo di considerare la televisione e la possibilità di godere di questo oggetto. Guarderemo da vicino quelle che sono le sue caratteristiche e le sue peculiarità e chiariremo una volta per tutte quali sono i vantaggi che derivano dal guardare la tv utilizzando il digitale terrestre. Stiamo parlando di un oggetto che ha fatto discutere fin dall’inizio, che continua a far discutere e, probabilmente, farà discutere per moltissimi anni ancora. Il digitale terrestre è quel sistema di trasmissione delle frequenze televisive che prevede l’utilizzo di un box che annulla la tecnologia satellitare per servirsi esclusivamente di quella terrestre. Dal 2010 il digitale terrestre ha cambiato la vita di tutte le famiglie italiane, e in questa definizione diamo per scontato che ogni famiglia sia in possesso di almeno un televisore. E’ una certezza. Nel 2010 la vita degli italiani è cambiato, il modo degli italiani di concepire la televisione è cambiato, grazie all’introduzione di questa scoperta che rappresenta una vera e propria rivoluzione. A chi non è mai capitato, varcando la soglia di un centro commerciale o di un negozio specializzato nella vendita di componenti elettroniche o informatiche, di imbattersi, nel reparto dedicato alle televisioni, nella sigla TDT o DTT, a seconda della lingua di riferimento? Si tratta dell’acronimo diffusissimo che sta per Televisione Digitale Terrestre, ed è l’oggetto della nostra breve quanto – ci auguriamo – illuminante rassegna relativa a un oggetto che ha fatto storia e continuerà a far parlare di sé. Prima del 2010, i televisori italiani erano “autonomi”: gli bastava il collegamento ad un’antenna, il più delle volte fissa nelle pareti, e il gioco era fatto: si riusciva a vedere tutti i canali che trasmettevano in analogico. Oggi la trasmissione tv in analogico è stata superata, al suo posto è stata introdotta la TDT, televisione digitale terrestre, per l’appunto. Si tratta di un sistema chiaramente innovativo, che consente innanzitutto un passo avanti dal punto di vista della tecnologia, e l’abbandono di un modo vecchio di concepire la televisione. Quando si varca la soglia del piano tecnico, e ci si ritrova a parlare di telecomunicazioni, ci si rende conto che, per sua natura, l’informazione televisiva viene trasmessa grazie a un segnale elettrico: tale segnale può a sua volta essere rappresentato in forma analogica o digitale. Ebbene, la televisione che eravamo abituati a guardare prima del 2010, si serviva di un segnale elettrico che veniva trasmesso in forma analogica.
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Un'alternativa alla tecnologia analogica

scambio datiChiaramente, l’alternativa storica e validissima al televisore analogico terrestre, è rappresentato dal televisore digitale terrestre, un oggetto tanto semplice quanto innovativo, che rappresenta un punto di svolta focale per il futuro delle telecomunicazioni. Televisione in digitale terrestre vuol dire innanzitutto poter contare su una tecnologia più avanzata e più varia, e in secondo luogo avere a disposizione una gamma di canali e di frequenze che la tecnologia analogica purtroppo non poteva vantare. Nell’era della globalizzazione, di internet quando vuoi e dove vuoi, di un progresso tecnologico a dir poco imperante, era praticamente inevitabile che anche in Italia arrivasse il tempo di cambiare. Il Belpaese, infatti, è stato uno degli ultimi in Europa ad accogliere il cambiamento e a favorirne la diffusione. Le polemiche sono nate, e per certi versi continuano tuttora, non tanto da parte delle famiglie e dei giovani, quanto per le persone anziane e prive di assistenza familiare. Le donne e gli uomini di una certa età, reduci dagli ultimi 30-40 anni trascorsi con il segnale analogico, si sono visti costretti a cambiare le loro consolidate abitudine e familiarizzare con un sistema tecnologico quasi del tutto nuovo. In ambito commerciale, non sono mancate comunque le iniziative volte a facilitare l’introduzione di questo nuovo sistema: mentre all’inizio, infatti, era obbligatorio acquistare i boxettini separati dalle televisioni, in breve tempo sono state introdotte sul mercato le televisioni già dotate di TDT, ovverosia di digitale terrestre. L’introduzione dei dispositivi con i digitali terrestri incorporati non ha fatto altro che favorire l’assimilazione più veloce di quella che è comunque una tecnologia nuova e dotata di caratteristiche proprie. Quando si parla di digitale terrestre, dunque, si ha a che fare con una novità accolta dalle polemiche e dai dubbi, ma oggettivamente dotata di vantaggi e punti a favore che sono tutt’altro che di poco conto. La domanda alla quale abbiamo l’intenzione di dare una risposta è quella più semplice: perché? Perché la tecnologia funzionante con il digitale terrestre ha vinto sull’analogico, a tal punto da far sì che lo Stato rendesse obbligatorio l’utilizzo di televisori DT? E’ una domanda chiara, dotata di una risposta altrettanto semplice e scontata. Dal punto di vista tecnologico, la tecnologia in digitale terrestre è più sicura e più vantaggiosa rispetto a quella analogica, per tanti motivi.

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I vantaggi del digitale terrestre

digitale terrestreIl primo fattore su cui focalizziamo la nostra attenzione nel sottolineare le differenze tra il segnale elettrico in digitale terrestre e quello analogico è l’immunità ai disturbi. Il segnale analogico è molto soggetto ai disturbi e alle perdite di frequenza: in pratica, le televisioni prive del digitale terrestre non riescono a riconoscere l’arrivo di un disturbo rispetto ad altri contenuti informativi. Immagini di effettiva televisione e disturbi sono in poche parole la stessa cosa secondo questo tipo di tecnologia. L’introduzione del digitale terrestre ha consentito invece la possibilità di utilizzare dispositivi capaci effettivamente di riconoscere un segnale disturbato da uno buono. Fino a che rimangono di lieve entità e non richiedano l’intervento di un tecnico specializzato, il digitale terrestre è invece in grado di riconoscere i disturbi e isolarli senza particolari difficoltà. Basti questo primo fattore discriminante per farci capire quanto diverse siano le due tecnologie e quanto comprensibile sia stata l’introduzione del digitale terrestre. Ma se rimaniamo nel campo dei disturbi, per completare la nostra analisi dobbiamo distinguere anche le due immagini “disturbate”. Il televisore analogico che presenta disturbi, riesce comunque a trasmettere un prodotto che è riconoscibile all’occhio umano: anche un’immagine sfocata, sgranata e disturbata da interferenze, arriva all’occhio umano come decifrabile. Lo stesso non si può dire per i disturbi vissuti dal DTT: in questo caso, infatti, l’immagine disturbata diventa irriconoscibile all’occhio umano, ed è quasi assente. Andando ad analizzare nel dettagli quelli che sono gli effettivi vantaggi offerti dalla tecnologia in digitale terrestre, il primo fattore degno di menzione è senza ombra di dubbio la grande ricchezza di canali. Questo tipo di tecnologia è in grado di offrire contenuti decisamente più ricchi, grazie a una tecnica di compressione dati che è stata introdotta solamente negli ultimi anni e che non era prevista ai tempi del segnale elettrico in formato analogico. In termini numerici, e per rendere le nostre informazioni più chiare e fruibili, diciamo che la trasmissione di un canale in digitale terrestre occupa un quinto della larghezza di banda che serve necessariamente alla trasmissione di un canale analogico. Basti questa proporzione per farci capire il passo avanti che abbiamo compiuto in ambito televisivo nel 2010. Televisione in digitale terrestre vuol dire futuro, vuol dire un modo unico e nuovo di concepire le telecomunicazione e vivere l’informazione televisiva.


Digitale terrestre: Un nuovo modo di comunicare

antenne Continuando la nostra breve analisi dei vantaggi effettivi apportati alla televisione dall’avvento del digitale terrestre, non possiamo che prendere atto di una migliore qualità immagine/audio. Si tratta di un fattore di estrema importanza e che probabilmente rappresenta la discriminante più evidente tra i due tipi di tecnologie. Rispetto al segnale di tipo analogico, quello terrestre riesce a mandare in onda prodotti qualitativamente migliori e capaci di regalare emozioni più tangibili e concrete. Come avviene tutto questo? Anche in questo caso, ci troviamo di fronte a un innovativo sistema di codifica dei canali che tutelano il prodotto fin dalla sorgente e lo rendono meno soggetto alle interferenze e ai disturbi rispetto a quanto avviene con il segnale analogico. In base a quanto abbiamo affermato fino a questo punto della nostra breve rassegna, se non ve ne siete ancora resi conto, il televisore in digitale terrestre è capace di mandare in onda solamente prodotti di alta qualità. Al di sotto di una certa soglia di potenza, in pratica, il decodificatore digitale terrestre non trasmette: si tratta di un’innovazione decisiva e capace di tutelare strenuamente la qualità e la buona televisione. Avete presente le immagini che proiettano sul vostro televisore i lettori DVD? La brillantezza, la perfezione, la nitidezza e le giuste proporzioni? Ebbene, sappiate che il digitale terrestre manda in onda in 16:9, ovverosia lo stesso formato dei lettori DVD. La differenza sostanziale, in questo senso, rispetto alla tecnologia analogica è relativa al fatto che i vecchi televisori trasmettevano unicamente in 4:3, e questo implicava una qualità inferiore e una nitidezza imparagonabile con quella tipica del digitale terrestre. Un altro elemento che è fondamentale mettere in rilievo è la possibilità, anche in questo caso introdotta dal digitale terrestre, di contare sull’audio multiplo: in pratica, un programma viene trasmesso in più lingue, che l’utente può comodamente scegliere stando seduto sul divano di casa. Questo non era naturalmente possibile quando il segnale elettrico veniva trasmesso in forma analogica. Insomma: quando si parla di televisione in digitale terrestre si ha a che fare con un’innovazione traducibile in un lungo elenco di vantaggi tutti da scoprire e da sfruttare.



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