Riscaldamento a radiatori

Riscaldamento a radiatori: il sistema

Il riscaldamento a radiatori, meglio conosciuto come termosifone, è uno dei sistemi più funzionali della tecnica termo-idraulica. I radiatori, sono disponibili in commercio di due qualità: quelli in ghisa e quelli in alluminio, costituiti da una serie di elementi che partono da un minimo di due e possono arrivare in base alle esigenze e ai metri cubi della stanza da riscaldare, fino a dieci o dodici elementi.

In entrambi i casi, l'impianto può essere installato con una sola unità o metterne in serie diversi, per ogni singola stanza, tutti collegati alla medesima fonte composta di acqua e caldaia. Si tratta di una tipologia d’impianto di facile realizzazione, e non richiede impostazioni particolari dal punto di vista schematico, per cui è sufficiente una sola diramazione di condotte in cui circola l'acqua che raggiunge i radiatori, grazie al supporto di una caldaia a gas che la riscalda. All'atto dell'acquisto, i radiatori sono già verniciati o prefiniti. Questi ultimi possono poi essere verniciati con colori acrilici, secondo lo stile ed il design dell'ambiente circostante.

Riscaldamento a radiatori

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Riscaldamento a radiatori: la propagazione del calore

Riscaldamento a radiatori I radiatori, se installati in serie in un appartamento, possono funzionare insieme o singolarmente secondo le esigenze; inoltre, i tempi di accensione e spegnimento possono essere dettati da un temporizzatore digitale che permette l'impostazione per determinate fasce orarie.

L'impianto, in genere è fatto sotto traccia a parete, ma molte persone preferiscono installare le condotte sotto la pavimentazione anche per ottimizzarne il calore; infatti, questa tecnica tende ad aumentare la propagazione del calore, che dalla base del pavimento si diffonde sul perimetro della stanza, ed è in grado di raggiungere anche un'altezza di due metri. I radiatori, possono inoltre essere regolati sia dall'interno che agendo direttamente sul bruciatore della caldaia. Quest'ultima consente attraverso una manopola di regolazione di impostare la temperatura desiderata. I radiatori non richiedono particolari manutenzioni se non uno spurgo periodico (generalmente ogni sei mesi oppure una volta all'anno), per eliminare sacche d'aria e acqua con scorie, seppur minime derivanti dal calcare e dal gas.

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    Riscaldamento a radiatori: i modelli e l'installazione

    I radiatori sono disponibili sia in ghisa che in alluminio, ed entrambi si sviluppano principalmente in larghezza anche se quelli in alluminio, si trovano anche di forma allungata (fino a due metri), ottimi quando c'è bisogno di propagare il calore in un ambiente con soppalco, dividendosi a metà tra le due quadrature della stanza.

    I migliori sono tuttavia quelli di ghisa, perché questo materiale è un ottimo assorbente di calore e una volta riscaldato, lo mantiene a lungo, mentre quelli in alluminio pur avendo un design accattivante con colori e laccature tipiche dell'anodizzato, si raffreddano prima e al tatto danno sempre l'impressione di essere freddi. Per gli amanti del fai da te installare dei radiatori ex novo o sostituirne qualcuno, non è così difficile. Nel primo caso, l'impianto può essere impostato facendo delle tracciature su una parete, con un apposito martello pneumatico con punta a paletta, a misura delle condotte di rame che hanno in genere un diametro da due a quattro centimetri. Terminata la ragnatela alla base delle condotte, si collegano poi ai radiatori. Quando c'è la possibilità di installarli su una sola parete, si risparmia tempo e spese per le condotte; infatti, posandoli l'uno dietro l'altro, è sufficiente un piccolo foro nella parete divisoria per alimentare entrambe le unità.

    Le tecniche di fissaggio delle condotte di rame tra loro e verso i radiatori, non richiedono particolari attrezzature in quanto oggi sono disponibile ad innesto, anziché con giunture filettate. L'impianto di riscaldamento a radiatori, può essere sfruttato nel migliore dei modi per evitare le perdite di calore, per cui è meglio installare le unità su pareti spesse anziché quelle sottili. Inoltre, dove le esigenze lo impongono, è opportuno isolare la parte retrostante del radiatore con un panello di cartongesso che funge da scudo a protezione del calore, evitandone l'uscita verso l'esterno della casa.




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