Utensili da cucina etnici

Uso di tecniche alimentari e di cucina specifiche

Sembrerà strano, ma anche in casa propria è possibile utilizzare i metodi di cottura e di cucina di molte zone orientali e del bacino orientale del mediterraneo che richiedono l'uso della fiamma libera e di alcune tecniche di cucina. L'utilizzo di particolari utensili tradizionali oltre ad essere funzionali per la cucina, diventa anche un fattore estetico per i nostri ambienti: infatti grazie alla loro forma particolare ed alle mille colorazioni diventano dei veri e propri oggetti decorativi della nostra cucina. A titolo di esempio parliamo della pietra ollare che viene utilizzata per la cottura della carne su apposite piastre roventi. Sono davvero tanti i metodi di cottura e gli utensili di cultura etnica che si possono adoperare.
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La tajine

tajine Si tratta di un capiente contenitore di forma conica, utilizzato soprattutto in Marocco, che si divide in due parti: la parte relativa al vero e proprio contenitore è di forma cilindrica, mentre il coperchio è di forma conica e presenta una scalanatura idonea a garantire una efficiente copertura ad incastro con il contenitore. Tradizionalmente è realizzato in terracotta non smaltata ma negli ultimi anni si sono diffusi contenitori più igienici e facili da pulire realizzati in metallo o quantomeno smaltati. La tajine è bella da vedere in quanto sono colorate e decorate in modo quasi unico e creano quindi un effetto artistico molto particolare. Solitamente i disegni riportati ricordano composizioni floreali o stili geometrici. Circa la cottura questo recipiente non richiede molti grassi per la cottura ed abbina il notevole vantaggio di non far disperdere gli aromi del cibo in cottura, grazie alla particolare forma conica del coperchio. La cottura, anche di cibi italiani, avviene a fiamma bassa e in un tempo ragionevolmente più lungo rispetto alle normali pentole.

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    Il forno indiano

    forno indiano In India viene invece utilizzato un utensile più complicato: il tandoori. Si tratta di un forno a forma di cilindro nel cui interno viene accesso un fuoco a legna o carbone. Gli alimenti possono essere cotti o direttamente sulla fiamma viva oppure mediante affumicatura. Il calore che si sprigiona all'interno è mantenuto per molto tempo semplicemente tenendo acceso il fuoco. Nella tradizione indiana vengono cucinati alimenti come il pollo o il pane non lievitato: in quest'ultimo caso i panetti vengono cotti appicicandoli materialmente alle pareti del forno. In Italia questo particolare utensile per la cottura può essere utilizzato solo all'aperto mentre per i luoghi chiusi si può optare per un degno sostituto che è la pentola tandoori: è una pentola in terracotta non smaltata, di forma cilindrica stretta e con un coperchio a cupola. Gli alimenti in questo caso vengono cotti direttamente sul fuoco vivo e mantengono gli aromi tipici del cibo.


    Utensili da cucina etnici: Come effettuare la manutenzione di questi utensili

    utensili per cucina etnici Come tutti gli attrezzi da cucina, anche per questi utensili di cultura etnica la manutenzione deve essere effettuata periodicamente e con molta prudenza. Anzichè il comune detersivo è consigliabile usare succo di limone o aceto che tramite un'apposita spazzola servirà per rimuovere i residui di cibo e gli odori degli stessi. La pulizia deve essere effettuata quando il recipiente si è raffreddato in quanto, a causa dello sbalzo termico dal caldo al freddo, la terracotta potrebbe rompersi. Questi utensili possono comunque essere lavati anche in lavastoviglie purchè il lavaggio non sia intenso. All'atto del primo utilizzo sia consiglia di lavare accuratamente con acqua l'interno di questi utensili, cospargere l'interno con olio di oliva per rendere le pareti meno secche ed infine inserire le pentole in un forno con una temperatura di circa 150 gradi per verificare sia la resistenza al calore che accertare l'assenza di difetti.



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