Terreno edificabile

Terreno edificabile

L’idea di possedere un appezzamento di terreno dove poter costruire la propria casa rappresenta, è certamente uno dei desideri più ricorrenti nell’immaginario collettivo. Purtroppo, ad oggi, non tutti se lo possono permettere e, per molta gente, la casa dei sogni continua ad essere un'utopia, una realtà irraggiungibile, semplice frutto della fantasia.

Chi ha questa fortuna, o meglio questa possibilità, invece, deve essere meticoloso e adottare tutte le precauzioni necessarie per evitare di incappare in problemi o situazioni spiacevoli e fastidiose.

E’ vero, infatti, che la scelta di acquistare un terreno edificabile presenta dei vantaggi indiscutibili, come quello di poter scegliere il tipo di struttura da costruire, la disposizione dei locali o il materiale da utilizzare ma bisogna comunque prestare attenzione alla qualità dell’appezzamento di terra che si possiede o che s’intende comprare, e non soltanto al suo valore economico, perché le seccature non tardano mai ad arrivare.

Terreno edificabile

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Prime valutazioni di un terreno edificabile

terreno edificabile Prima di costruire una casa, è indispensabile verificare che il terreno posseduto sia realmente edificabile, ovvero che abbia regolare licenza edilizia e che rispetti determinati requisiti giuridici e tecnici. Per farlo, bisogna richiedere, presso l’ufficio tecnico del Comune in cui si trova il terreno, un certificato di destinazione urbanistica: questo documento serve per controllare che la superficie in questione sia libera da eventuali vincoli paesaggistici, storici, archeologici o di qualsiasi natura; occorre poi documentarsi sui regolamenti comunali che disciplinano la costruzione di edifici o fabbricati e su ogni altro vincolo che sia previsto dal piano regolatore generale.

E’ doveroso, inoltre, accertare, presso gli uffici del Catasto, l’assenza o l’esistenza di eventuali ipoteche e servizi, come, per esempio, il passaggio di tubazioni, animali, strade o altro.

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    Requisiti tecnici per l'edificabilità

    Requisiti tecnici per edificabilitàC’è da sapere, poi, che, per essere realmente edificabile, un terreno deve disporre delle necessarie opere di urbanizzazione primaria: ciò significa che deve essere collegato alla rete idrica comunale, alle fognature, alla rete di distribuzione del gas e dell’energia elettrica, alle strade residenziali, all’illuminazione pubblica ed anche alla rete di telefonia fissa e mobile; se queste opere non sono presenti o se sono troppo distanti e il Comune di appartenenza non è tenuto a realizzarle, se ne dovrà fare carico il proprietario del terreno.

    In secondo luogo, è importante controllare le caratteristiche intrinseche della superficie sulla quale s’intende costruire un nuovo edificio, tra cui la forma geometrica, le dimensioni, la pendenza, la natura del terreno, la presenza di falde acquifere o di rischi legati ad alluvioni e smottamenti, e la distanza dalle reti pubbliche. Un terreno edificabile, infatti, ha maggior valore se è geometricamente regolare, se è pianeggiante e se è esposto verso determinati punti cardinali; se la natura del terreno è solida, inoltre, la costruzione delle fondamenta sarà più facile e meno costosa. In questo caso, per valutare pienamente l’edificabilità della superficie, è opportuno chiedere l’aiuto di un architetto e di un geologo a cui poter commissionare uno studio di fattibilità preliminare: in questo modo, si potranno avere maggiori informazioni sulle reali condizioni del terreno, sull’affollamento dell’area circostante, sulla volumetria edificabile, sui materiali da utilizzare e sui diversi parametri da rispettare, tra cui altezze, distanze e canoni architettonici.


    Primi passi per una nuova casa

    Dopo aver appurato la reale edificabilità del terreno ed avendo ben chiare le difficoltà che si potrebbero presentare in corso d'opera, si può dare inizio all’iter per la costruzione di una nuova casa, tradizionale o prefabbricata. Come primo passo, bisogna commissionare ad un architetto, o ad un geometra o ad un'ingegnere professionista, l’elaborazione di un progetto vero e proprio, che tenga conto delle esigenze del cliente; poi, tale schema progettuale dovrà essere presentato all’Ufficio Tecnico del Comune di competenza, affinché venga rilasciato il permesso a costruire. Ottenuta la licenza si potrà dare il via ai lavori.

    Se il proprietario del terreno, per svariati motivi, non ha il tempo o la possibilità di occuparsi di questo aspetto burocratico, può benissimo delegare lo stesso professionista incaricato di redigere il progetto oppure l'eventuale impresa edile che dovrà costruire l'immobile.




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