Lampadine alogene

Come sono fatte

Le lampadine alogene sono state introdotte sul mercato per la prima volta nel 1959, derivano direttamente dalla classiche lampadine ad incandescenza che fanno uso di un filamento di tungsteno. Nel bulbo delle lampadine alogene è contenuto il gas alogeno che in genere è iodio oppure bromo. Grazie all'effetto del gas, gli atomi di tungsteno, dopo il cosiddetto ciclo alogeno, tornano a depositarsi di nuovo sulla superficie del filo di tungsteno che in questo modo può raggiungere temperature molto più elevate e di conseguenza emettere luce maggiore e durare di più.
Lampadine alogene

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Caratteristiche

Caratteristiche Come abbiamo visto, le lampadine alogene possono arrivare a temperature molto elevate, il filamento in tungsteno può superare le 3000 K e la lampadina può raggiungere temperature di qualche centinaio di gradi, ragion per cui è bene ricordarsi di non toccarle quando sono accese.

Si possono trovare in commercio lampadine alogene in tutte le forme, dalle classiche a goccia, a candela, a sfera, a tortiglione, lineari e anche con riflettore in grado di variare l'ampiezza del fascio luminoso.

Questo tipo di lampadine può funzionare con la normale tensione di rete, vale a dire a 230 V, oppure a tensione molto bassa 12 V. La prima tipologia si utilizza soprattutto per la classica illuminazione delle stanze, mentre la seconda è più indicata per la realizzazione di punti luce e per elementi di arredo luminosi.

La durata varia a seconda della tipologia e può andare dalle due alle cinque volte in più rispetto ad una lampadina ad incandescenza.

Considerando le lampadine alogene per uso domestico, il range della potenza disponibile varia tra i 5 e i 450 W e l'emissione luminosa in lumen varia da 55 fino a 12.000. L'efficienza luminosa è compresa tra i 10 e i 28 lumen/Watt per una resa cromatica di indice 100. La temperatura colore misurata in Kelvin può andare da 2400 a 3200 e la vita massima della lampadina varia dalle 2000 alle 5000 ore.

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    Quali sono i vantaggi

    vantaggi Lampadine alogeneIn termini di risparmio energetico, se paragonate al sistema ad incandescenza, a pari valore di luce emessa le lampadine alogene possono dare un risparmio fino al trenta per cento. Per fare un esempio, con una lampadina alogena da 65 - 70 Watt si può ottenere la stessa luce che si ha con una lampadina a incandescenza di 100 Watt.

    Anche il rendimento luminoso è maggiore, dal 50 al 100 per cento in più, considerando la maggiore durata, anche se il costo è maggiore di quello delle vecchie lampadine, il risparmio finale è notevole.

    Questo tipo di lampadine è spesso progettato per poter essere utilizzato per dare un'intensità luminosa variabile, sono quindi la scelta più adatta per funzionare con punti luce regolati tramite un dimmer o varialuce.


    Tipi particolari

    Alcune lampadine alogene di ultima generazione fanno uso di filamenti più efficienti o che funzionano ad alimentazione controllata elettronicamente tramite un integrato che si trova all'interno del bulbo. Questo sistema consente di avere una resa superiore rispetto alle normali alogene, fino al 40 per cento in più. Questo tipo di lampadine è disponibile nelle stesse forme di quelle ad incandescenza e raggiunge delle temperature di esercizio paragonabili. Considerando consumi e resa, il risparmio economico risulta essere evidente.


    Lampadine alogene: Accortezze

    Se non vogliamo rendere inutilizzabile una lampadina alogena, dobbiamo ricordarsi di non toccare mai, in nessun caso, il bulbo con le mani. ll grasso naturale della pelle, depositato sulla superficie, a causa delle elevate temperature raggiunte si carbonizzerebbe subito alla prima accensione. Questo non comporterebbe solamente un'annerimento del cristallo, ma molto spesso ne causerebbe anche la rottura. Il vetro di quarzo, adoperato per questo tipo di lampadine, ha una stabilità inferiore rispetto ai vetri comuni ed è per questo che è più soggetto a rottura a causa dell'azione catalitica dei residui. In caso di contatto accidentale con la pelle, è bene provvedere a pulire il vetro con dell'alcool, prima di accendere nuovamente la lampadina.

    I modelli che si usano più comunemente in casa: E14, E27 hanno molto spesso due bulbi. Il bulbo interno è costituito da vetro di quarzo, mentre quello esterno è identico a quello che si trova nelle lampadine tradizionali. In questo caso, anche se si va a toccare il bulbo con le dita, la lampadina non ne risentirà. Prima di toccare la lampadina, assicuriamoci comunque che sia effettivamente un modello con bulbo doppio leggendo accuratamente le istruzioni.



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